Per il bene della comunità ogni frate si occupa di un determinato ruolo all'interno della comunità, cosi come san Francesco fu ispirato che non ci siano superiori ma guardiani, custodi dei fratelli, ed ogni fratello sia padre, madre a vicenda e si amano di amore fraterno sull'esempio del comandamento che ci lascio nostro Signore.
Vediamo quali sono?
il Guardiano: è colui che ha cura dei suoi frati che li vengono affidati, ha la responsabilità di curarli nell'anima e nel corpo, per la loro crescita umana e spirituale, organizza la preghiera della comunità, organizza la giornata dei suoi frati, e tanto altro.
il Vicario: che in assenza del guardiano, fa le veci sue si prende la responsabilità di portare avanti con equilibrio e saggezza i suoi confratelli.
L'economo: e colui a cui viene affidato l'amministrazione economica della comunità, si occupa della parte amministrativa, delle spese, della parte sociale, ha la responsabilità di non creare debiti ne far andare in fallimento la comunità, deve essere saggio, generoso e prudente. Senza distaccarsi dalla vita religiosa che ha professato come stile della sua vita spirituale.
Segretario: che ha il compito di verbalizzare i vari capitoli cioè riunioni mensili dei frati per vedere l'andamento della comunità e momento di crescita spirituale e umana.
Il cronista: e colui che ha il compito di scrivere, per una memoria storica la giornata della comunità, con i suoi eventi e la sua quotidianità, nelle difficoltà e nelle gioie.
Il sacrista: ha la responsabilità di aver cura della chiesa e di tutto ciò che essa contiene, di curare la parte liturgica degli arredi e la pulizia dei vasi sacri.
FRA LEONARDO MOLLICA
Economo della comunità
Ha frequentato le Scuole Medie a Ravello (1954‑55), a Nocera (1955‑57), il Ginnasio a Portici (1957-59) e gli studi liceali. a S. Anastasia (1960‑64). Studente di teologia ad Assisi (1964‑68). Il Noviziato in Assisi (1959‑60);la professione. temporanea (17/9/1960) in Assisi; la professione Solenne in Assisi (8/11/1964). È stato ordinato sacerdote a Napoli da Mons. Zama il 23/12/1967. Di Comunità Rionero dal 1968 al 1976, ove è stato Guardiano dal 1973 al 1976. A Scaurí, Guardiano e Parroco (1976‑79); a Napoli‑S. Lorenzo Maggiore ricoprendo l'incarico di Segretario Provinciale (1979‑82). Dal 1982 al 1989 ha ricoperto nel Convento dell'Immacolata al Vomero - Napoli gli incarichi di Guardiano, Parroco ed Economo Provinciale. Dal 1989 al 2002 è stato missionario nelle Filippine: a Manila (1989‑1994), Novaliches, come Guardiano e Vicario della Custodia. (1994‑1997); Economo della Custodia (1997‑2002). A suo rientro in Italia è di Comunità Potenza S. Francesco (2002‑05) e infine a Napoli presso il convento dell'Immacolata come Guardiano (dal 2005) e Parroco (2007). Decano del V° Decanato dal Maggio 2010.
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FRA ANTONIO VETRANO
Vice parroco.
Mat. classica (1984); Laurea in Architettura (1992); I fil. in Assisi (1993-95); II fil. e teol. al Seraphicum (1996-2000) e a Napoli-Capodimonte.
Postulato in Assisi (1993-1995); noviziato ad Osimo (1995-96); prof. temp. a Nocera l’1/9/1996; prof. sol. a Napoli-S. Lorenzo (17/9/2001); diac. ad Aversa il 7/12/2001 da Mons. Milano, ord. presb. a Napoli-Immacolata da Mons. Alfano (14/4/2007).
Napoli-S. Lorenzo (2000-02); Nocera Inf. (2002-04); Ravello (2004-05); Montella, parroco a Ponteromito (2005-17); Napoli-Immacolata, viceparr. (dal 2017) .
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FRA ANTONIO PETROSINO
Parroco ed responsabile pastorale dei giovani.
Mat. classica (1995); Studi Fil.-Teol.. Assisi- Franciscanum (1996-2001).
Postulato a Benevento (1990-1995);noviziato a Osimo (1995-96);prof.tem. 1/9/1996);prof. sol. a San Lorenzo(9/9/2000); Ord. Diac. ad Assisi(30/6/2001) e ord. presb. a Roma (5/10/2002)da mons. Nolè.
E' stato di comunità ad Nocera Inferiore come vice parroco.
A Ravello come definitore provinciale, sempre a Ravello a svolto il ruolo di guardiano e parroco a S. Pietro, Rettore al Santuario Ss. Cosimo e Damiano, responsabile del 3° centenario del Beato Bonaventura.
Ad Assisi, affiliato ad tempus come Vicedirettore del Centro nazionale di Pastorale giovanile.
Poi Parroco a Rivotorto, attualmente vive nella comunità dell'Immacolata al Vomero come confessore.
Ed proprio come una vera famiglia, una comunità di frati che vivono del lavoro delle proprie mani, come si immaginava Francesco che non solo bisognava essere dotti e istruiti ma ognuno doveva svolgere una mansione lavorativa.
Poi ci sono altri incarichi che stanno man man scomparendo, solo quelli che hanno fatto più storia, quelli che venivano chiamati i lavori umili e semplici, che tanti frati grazie a questi lavori silenziosi e sacrificati hanno trovato la santità di vita.
Tra questi c'era il frate questuante che andava in giro per le terre e le case chiedendo vivere, a volte lavoravano presso di loro e in cambio li davano un pò di grano e olio, c'era il frate portinaio nei grandi conventi quando arrivavamo le personalità me era anche il primo ad accogliere i poveri, il frate cuoco che si dedicava alla cura dei suoi fratelli sacrificandosi per giornate intere nelle cucine, il frate campanaro che ci faceva sentire il bel suon delle campane a mano e tanti altri come il frate giardiniere, il contadino, l'agricoltore, il falegname, il frate infermiere, etc.,
Nei giorni nostri alcune figure di queste sono poche il motivo e anche i cambiamenti di stile e di vita, ci auguriamo che mai si perde la semplicità e il ricordo vivo di questi santi frati che per lunghi anni hanno curato e dato da mangiare i loro confratelli con il loro sacrificio e lavoro silenzioso e umile.