BEATA VERGINE MARIA IMMACOLATA
STORIA - DEVOZIONE - TEOLOGIA - SPIRITUALITA' -FEDE - CULTURA.
Dal secolo XI, la solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria veniva già celebrata e si inserisce nettamente nel periodo dell’Avvento e del Santo Natale, unendo l’attesa messianica e il ritorno di Cristo con la memoria della Madre.
In questo periodo liturgico deve essere un tempo particolarmente adatto per il culto della Madre del Signore la Vergine Maria.
Già profeticamente vista nella promessa fatta ai progenitori sulla vittoria del serpente, Maria è la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emmanuele.
Il dogma dell’Immacolata Concezione che fu proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla "Ineffabilis Deus".
Nella devozione cattolica l'Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).
COSA VUOL DIRE IMMACOLATA CONCEZIONE?
La Vergine Maria, pur essendo stata concepita dai suoi genitori (sant’Anna e san Gioacchino) così come vengono concepite tutte le creature umane, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.
NEL VANGELO DOVE SI PUÒ DEDURRE CHE LA BEATA VERGINE È IMMACOLATA?
Nel Annuncio dell’Angelo Gabriele che saluta Maria con il “Piena di Grazia”.
Tali parole fanno capire che non si tratta semplicemente di un saluto rivolto a chi è nello stato di Grazia, ma a chi è totalmente pieno della Vita di Dio.
CHI HA PROMULGATO IL DOGMA DELL'IMMACOLATA?
Si promulgo nella Cappella Sistina dal beato Pio IX l’8 dicembre 1854. Il Pontefice, durante il suo esilio in Gaeta (1849-1851) aveva fatto voto in una cappella dedicata all’Immacolata che, qualora avesse ricevuto la grazia del ritorno a Roma e del ripristino dell’ordine cristiano nell’Europa avrebbe appunto impegnato tutto se stesso nell’attuazione della proclamazione del gran dogma mariano.
PERCHÉ SI ATTESE IL XIX SECOLO PER TALE DOGMA?
Perché il dogma dell’Immacolata Concezione è un dogma di approfondimento della Rivelazione per cui era naturale che tale approfondimento avvenisse nel corso della storia.
Perché tale dogma fu una risposta all’influenza illuminista e poi positivista che affermavano una sorta di “immacolata concezione” dell’uomo.
La conseguenza di questa errata antropologia era il ritenere che la soluzione di ogni male non stesse prima di tutto nella conversione del cuore dell’uomo ma solo nella teorizzazione di ideologie rivoluzionarie e utopiche atte a realizzare una sorta di “paradiso sulla terra”.
Se la Vergine Maria è stata concepita immacolatamente vuol dire che tutti gli altri uomini nascono macchiati dal peccato. E la salvezza non ci viene dalla scienza o dal progresso, ma solo dalla grazia divina e dalla nostra adesione – di fede e di opere – alla Redenzione di Cristo.
Per quel che riguarda Maria Immacolata, la teologia cattolica dice che non è stata segnata dal peccato originale e non ha conosciuto, di conseguenza, neanche la concupiscenza. Inoltre, “non ha provato mai nessuna tendenza a fare il male” (Leysbeth). Quindi dire che la Vergine Maria è stata preservata, fin dalla sua concezione, dal peccato originale, vuole dire che è stata santificata dal primo istante della sua esistenza dalla grazia della vita divina. Così, si può dire che l’immacolata concezione di Maria consiste, fin dall’inizio della sua esistenza, della vita della grazia divina che gli è data senza merito da parte sua, ma per la grazia premurosa di Dio, che è accordata agli altri uomini solo dopo la loro nascita.
Se la grazia di Dio non avrebbe preso possesso già nel cuore di Maria, quel sì finale, forse, non sarebbe mai potuto essere pronunciato. Solo l'Immacolata ha potuto accettare che Dio entri in lei e la pieghi ad una maternità che non proviene da lei. L'ubbidienza di Maria è grazia di Dio, è virtù umana suscitata dalla grazia di Dio che ha predestinato Maria ed la eleva a una libertà che non le sarebbe possibile.
La Chiesa pone la festa dell'Immacolata Concezione nel periodo dell' Avvento, poiché essa è la più radicale preparazione alla venuta del Salvatore.
Il tema dell’Immacolata è centrale per l’Avvento perchè ci prepara a rivivere quel «mistero della Redenzione» in avvenimenti dove la grazia fa irruzione in modo sovrabbondante.
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O VERGINE, PER LA TUA BENEDIZIONE E' BENEDETTA OGNI CREATURA
Dai «Discorsi» di sant'Anselmo, vescovo
(Disc. 52; PL 158, 955-956)
Cielo, stelle, terra, fiumi, giorno, notte e tutte le creature che sono sottoposte al potere dell'uomo o disposte per la sua utilità si rallegrano, o Signora, di essere stati per mezzo tuo in certo modo risuscitati allo splendore che avevano perduto, e di avere ricevuto una grazia nuova inesprimibile. Erano tutte come morte le cose, poiché avevano perduto la dignità originale alla quale erano state destinate. Loro fine era di servire al dominio o alle necessità delle creature cui spetta di elevare la lode a Dio. Erano schiacciate dall'oppressione e avevano perso vivezza per l'abuso di coloro che s'erano fatti servi degli idoli. Ma agli idoli non erano destinate. Ora invece, quasi risuscitate, si rallegrano di essere rette dal dominio e abbellire dall'uso degli uomini che lodano Dio. Hanno esultato come di una nuova e inestimabile grazia sentendo che Dio stesso, lo stesso loro Creatore non solo invisibilmente le regge dall'alto, ma anche, presente visibilmente tra di loro, le santifica servendosi di esse. Questi beni così grandi sono venuti frutto benedetto del grembo benedetto di Maria benedetta.
Per la pienezza della tua grazia anche le creature che erano negl'inferi si rallegrano nella gioia di essere liberate, e quelle che sono sulla terra gioiscono di essere rinnovate. Invero per il medesimo glorioso figlio della tua gloriosa verginità, esultano, liberati dalla loro prigionia, tutti i giusti che sono morti prima della sua morte vivificatrice, e gli angeli si rallegrano perché è rifatta nuova la loro città diroccata.
O donna piena e sovrabbondante di grazia, ogni creatura rinverdisce, inondata dal traboccare della tua pienezza. O vergine benedetta e più che benedetta, per la cui benedizione ogni creatura è benedetta dal suo Creatore, e il Creatore è benedetto da ogni creatura.
A Maria Dio diede il Figlio suo unico che aveva generato dal suo seno uguale a se stesso e che amava come se stesso, e da Maria plasmò il Figlio, non un altro, ma il medesimo, in modo che secondo la natura fosse l'unico e medesimo figlio comune di Dio e di Maria. Dio creò ogni creatura, e Maria generò Dio: Dio, che aveva creato ogni cosa, si fece lui stesso creatura di Maria, e ha ricreato così tutto quello che aveva creato. E mentre aveva potuto creare tutte le cose dal nulla, dopo la loro rovina non volle restaurarle senza Maria.
Dio dunque è il padre delle cose create, Maria la madre delle cose ricreate. Dio è padre della fondazione del mondo, Maria la madre della sua riparazione, poiché Dio ha generato colui per mezzo del quale tutto è stato fatto, e Maria ha partorito colui per opera del quale tutte le cose sono state salvate. Dio ha generato colui senza del quale niente assolutamente è, e Maria ha partorito colui senza del quale niente è bene.
Davvero con te è il signore che volle che tutte le creature, e lui stesso insieme, dovessero tanto a te.
PREGHIERE - DEVOZIONI - CONSACRAZIONE - AFFIDAMENTO - NOVENE -
SOLENNE ATTO DI CONSACRAZIONE ALL'IMMACOLATA DI SAN MASSIMILIANO M. KOLBE
FRATE MINORE CONVENTUALE
O Immacolata, Regina del Cielo e della terra,
Rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima,
cui Dio volle affidare l’intera economia della Misericordia,
io [dire il proprio nome], indegno peccatore, mi prostro ai Tuoi piedi,
supplicandoTi umilmente di volermi accettare tutto e completamente come cosa e proprietà Tua, e di fare ciò che Ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo, di tutta la mia vita, morte ed eternità.
Dispone pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva,
per compiere ciò che è stato detto di Te:
«Ella Ti schiaccerà il Capo» (Gn 3,15), come pure:
«Tu sola hai distrutto tutte le eresie nel mondo intero» (Lit.),
affinché nelle Tue mani immacolate e misericordiosissime
io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare
il più fortemente possibile la Tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti
e per estendere in tal modo, quanto più è possibile, il benedetto Regno del
SS. Cuore di Gesù.
Dove Tu entri, infatti ottieni la grazia della conversione e santificazione,
poiché ogni grazia scorre, attraverso le Tue mani,
dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.
– Concedimi di lodarTi, o Vergine Santissima.
– Dammi forza contro i Tuoi nemici. (SK 1331)
Come si recita il Rosario intero?
Il Rosario intero è composto di 20 decine.
Precedentemente erano 15,
Giovanni Paolo II ha aggiunto i 5 Misteri Luminosi
con Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae nell'anno 2002.
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Un Rosario intero è diviso in quattro parti distinte
Ognuna di queste parti è una Corona del Rosario
(ciascuna è composta di 5 decine)
e si possono pregare anche separatamente, in diversi momenti della giornata:
1 parte: cinque Misteri Gaudiosi
2 parte: cinque Misteri Luminosi
3 parte: cinque Misteri Dolorosi
4 parte: cinque Misteri Gloriosi
Se si pregano solo cinque decine al giorno, si usa pregare:
i Misteri Gaudiosi il lunedì e il sabato,
i Misteri Luminosi il giovedì,
i Misteri Dolorosi il martedì e il venerdì,
i Misteri Gloriosi il mercoledì e la domenica.
L'ordine della recita delle Corone è:
Misteri della gioia - della luce - del dolore - della gloria
per ripercorrere tutta la vita di nostro Signore Gesù Cristo.
Per ogni Corona, si enuncia ad ogni decina il "mistero",
per esempio, nel primo mistero: "l'Annunciazione dell'Angelo a Maria".
Dopo una breve pausa di riflessione, si recitano:
un Padre Nostro, dieci Ave Maria e un Gloria.
Alla fine di ogni decina si può aggiungere un'invocazione.
Se la recita delle Corone è suddivisa nella giornata, come spesso avviene,
è bene dire sia le preghiere iniziali che quelle finali all'inizio e alla fine di ogni Corona.
PREGHIERE INIZIALI:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
PER OGNI DECINA:
Padre Nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male.
Amen
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(10) Ave o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen
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Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Amen.
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PREGHIERE FINALI:
Salve, o Regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva:
a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
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Litanie Lauretane
1 Padre, 1 Ave e 1 Gloria secondo le intenzioni del Santo Padre
e per l'acquisto delle Sante Indulgenze
Misteri Gaudiosi
1) L'Annunciazione dell'Angelo a Maria Vergine
2) La Visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta
3) La Nascita di Gesù nella grotta di Betlemme
4) Gesù viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe
5) Il Ritrovamento di Gesù nel Tempio
Misteri Luminosi
1) Il Battesimo nel Giordano
2) Le Nozze di Cana
3) L'annuncio del Regno di Dio
4) La Trasfigurazione
5) L'Eucaristia
Misteri Dolorosi
1) L'agonia di Gesù nel Getsemani
2) La flagellazione di Gesù
3) L'incoronazione di spine
4) Il viaggio al Calvario di Gesù carico della croce
5) Gesù è crocifisso e muore in croce
Misteri Gloriosi
1) La risurrezione di Gesù
2) L'ascensione di Gesù al cielo
3) La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo
4) L'Assunzione di Maria al cielo
5) L'Incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra
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