Presentiamo una breve e sintetica storia della divisione delle famiglie francescane lungo i secoli.
La storia interna dell'Ordine Minoritico è stata per lungo tempo caratterizzata dall'insorgere di sempre rinnovati dissidi intorno alla questione dell'osservanza della regola e dell'ideale di povertà assoluta che avrebbe dovuto strutturare lo stile di vita dell'ordine.
Già nel periodo immediatamente dopo la morte di San Francesco, una corrente rigorista si oppose a quella, capeggiata da frate Elia da Cortona (ministro Generale dopo san Francesco), che tendeva a mitigare l'originaria austerità della regola. Nel corso del sec. XIII l'opposizione si venne sempre più radicalizzando: contro i Fratres de communitate, eredi della tendenza antirigorista, si levò insistentemente la polemica di quanti si richiamavano alla regola e al Testamento di Francesco d'Assisi (Spirituales o Zelatores), e assumevano altresì come motivo ispiratore delle proprie posizioni il pensiero di Gioacchino da Fiore. Una lunga serie d'interventi papali con proprie bolle papali che descrivevano lo stile di vità in particolare sulla povertà, tra la seconda metà del sec. XIII e la prima metà del XIV, si risolse con l'emarginazione dall'Ordine delle correnti spirituali più accesamente rigoriste. Nel 1517 la bolla Ite et vos in vineam di Leone X giunse infine a sanzionare la separazione tra i conventuali, seguaci di una regola meno severa, e gli osservanti, o Fratres regularis observantiae (che mantennero la definizione generale di frati minori francescani), che già nel corso del sec. XV avevano conseguito una relativa autonomia: da questi ultimi si divisero ancora, tra il 1525 e il 1528, i cappuccini, caratterizzati da maggiore intransigenza nell'osservanza della regola originaria. Conventuali, osservanti e cappuccini vennero dichiarati rami di un medesimo ordine minorita nel 1909, da papa Pio X.
Breve storia sulla diversità dell'abito attuale delle varie "famiglie", perché essendo la prima cosa che balza all'occhio di chi accosta i Francescani, suscita, insieme, imbarazzo e curiosità ad esempio chi è il vero francescano?.
Come evidente, nessuna delle attuali "famiglie francescane", per colore e per forma indossa l'abito di Francesco e dei suoi primi compagni, che fu a croce e di lana non colorata, ma intessuta a fili alternati bianchi e neri, con il risultato di uncolore grigio o cenerino, che rimase prescritto per tutti, sino a circa la metà del sec. XVIII.
I FRATI MINORI
STORIA DELL'ABITO
Per i Frati Minori Osservanti il passaggio dal cenerino al marrone, iniziato in Francia nella seconda metà dell'Ottocento, verrà prescritto per l'intera "famiglia"con le costituzioni elaborate nel capitolo di Assisi del 1895, allorché Leone XIII aveva riunito nei Frati Minori le diverse famiglie dell'Osservanza
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I FRATI MINORI CONVENTUALI
STORIA DELL'ABITO
Fra i Minori Conventuali, nella seconda metà del Settecento, è documentata una certa tendenza al nero, benché le loro "Costituzioni Urbane", anche nell'edizione del 1803 impongano il colore cenerino.
Tale prescrizione scomparirà nella successiva edizione del 1823, anche perché la"soppressione napoleonica", avendo estinto le corporazioni religiose, costringendo i suoi membri ad assumere la talare nera del clero secolare, aveva generalizzato tale colore, che i Conventuali mantennero anche quando le mutate condizioni politiche avrebbero consentito di riprendere il colore tradizionale del loro abito francescano.
Oggi, il cenerino è generalmente adottato dai missionari Conventuali, fra i quali non manca una certa simpatia per un ritorno a quei colore.
I FRATI MINORI CAPPUCCINI
Per i Frati Minori Cappuccini, che in qualche modo avevano seguito l'evoluzione verificatasi fra gli Osservanti, anche per ovviare a qualche difformità, nel 1912 fu stabilito che il colore dell'abito dovesse essere castagno, praticamente ancora simile a quello adottato dai Frati Minori, ma temperato da una lieve sfumatura verso il gialliccio Quanto alla forma, va riconosciuto ai Frati Minori Cappuccini il merito di indossare, oggi, la tonaca più vicina all'abito di S. Francesco.
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