LA DEVOZIONE AL MESE DI MAGGIO
Ci avviciniamo al mese cosi detto "Mariano", Questa pratica di un “mese mariano” è diffusa anche nelle Chiese sia dell’Occidente che dell’Oriente.
La storia del Mese mariano comincia nel medioevo con il tentativo di cristianizzare le feste pagane in onore della natura in fiore. Evocando la Madonna, la creatura più alta, si potevano unire insieme i temi della Natura e della Santa Vergine.
Così scrisse S. Pio da Pietralcina quando si avvicinava il mese di maggio: “Ecco tornato il mese della nostra mamma del cielo”
E' da secoli che il mese di maggio è dedicato alla devozione della Beata Vergine Maria.
In passato, ma ancora oggi anche se raramente, nelle città e paesini era diffusa l’abitudine dei bambini di portare fiori per l’altare della Madonna: “lumi, canti, preghiere e fioretti davano gioconda espressione alla devozione verso Maria Santissima, che ci appariva allora come la Regina della primavera, primavera della natura e primavera dell’anima” (Paolo VI).
In questi giorni possiamo offrire giorno dopo giorno alla Vergine anche i “fioretti” tipici del mese di maggio: cioè, regali spirituali, gesti di carità, qualche rinuncia, qualche preghiera in più, che non solo Le dicono il nostro affetto, ma anche il desiderio di essere più intimamente legati a Lei, sull'esempio di s. Massimiliano Kolbe, e tanti santi innamorati della Vergine come lui.
I “fioretti” sono regali piccoli che vanno proprio al cuore della Madonna e la fanno sorridere di gioia mentre ascolta e benedice i suoi devoti figli.
Questo mese di Maggio è chiamato anche il mese delle grazie e delle glorie di Maria, anzi, soprattutto per i frutti spirituali che produce.
Grazie di progresso spirituale, di rinnovamento di vita, di conversione, grazie temporali per la salute, per il lavoro, per gli studi, per la sistemazione per la famiglia.
San Massimiliano Kolbe, per aiutare il fratello travagliato da pericolose angustie spirituali e materiali non trovò rimedio più efficace che raccomandargli con premura di fare il Mese di Maggio, e gli mandò libretti utili a fargli seguire il mese mariano giorno per giorno.
Anzi, soprattutto per i frutti spirituali che produce, il mese di maggio canta le più alte glorie di Maria Corredentrice e Mediatrice di ogni grazia.
Fare il mese di Maggio, è accumulare grazie, risolvere problemi o situazioni dolorose, ottenere il patrocinio della Divina Madre.
Le parrocchie organizzano la “Peregrinatio Mariae” recando in processione tra le case e le famiglie un’immagine della Madonna attorno alla quale il quartiere di turno di si mobilita per onorare la visita della Madre celeste. Ai piedi di Maria si radunano le famiglie.
APPROFONDIMENTI
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Da sempre la venerazione della Beata Vergine e fonte di benedizione per tutte le chiese, sia Orientali che d'Occidente, venerato come la Theotokos.
San Cirillo come altri vescovi credevano che Maria dovesse essere chiamata Theotokos, “Colei che ha dato la vita a Dio” (che viene tradotto anche come “Colei che ha portato Dio” o “Madre di Dio”). Questa terminologia affermava che Gesù è “un’unica persona in due nature unite tra loro”.
Era nel 431 che un feroce dibattito ha agitato la Chiesa cattolica circa il titolo specifico da usare per la Beata Vergine Maria. Il dibattito richiese un raro Concilio Ecumenico nella città di Efeso per risolvere la questione.
I DOCUMENTI SULLA BEATA VERGINE MARIA
PREGHIERE E DEVOZIONI MARIANE
E’ sempre bene ricordare che, il Rosario non è una formula o un rituale, ma se viene fatto con amore, con passione, con tenerezza e profondità, si avverte che e la via che conduce al vero dialogo con Dio attraverso Gesù che ci guida la Vergine Maria per farci conoscere e comprendere lo spessore dell’amore che nutre per noi, è l’esperienza di sentire la soavità di questa preghiera, cioè parola per parola, questa preghiera che è la preghiera dello stupore, della meraviglia, di benedizione, di supplica, di abbandono un alta forma di preghiera contemplativa mistica.