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Padre Massimiliano kolbe, nasce a Zdunska nel 1894 e muore ad Auschwitz nel 1941.
Nato con il nome di Raimondo da una povera famiglia polacca.
Il 28 aprile 1918 venne ordinato sacerdote nella Basilica di Sant’Andrea nella valle, a Roma, e il giorno successivo celebrò la sua prima messa nella vicina Basilica di sant’Andrea delle Fratte.
Durante la permanenza in Italia, Kolbe maturò e approfondì uno dei tratti essenziali della sua esperienza spirituale, legato alla venerazione di Maria. Tornato in Polonia, iniziò ad insegnare nel seminario di Cracovia. Nel maggio del 1939 si recò quindi in Lettonia dove intendeva creare una nuova “ Città di maria”. Tornato a Niepokalanow, la trovò bombardata e presto la trasformò in ospedale e asilo per migliaia di profughi. La sua libertà però durò poco. Il 17 febbraio 1941 Kolbe venne nuovamente e definitivamente arrestato dalla Gestapo.
Il 28 maggio 1941 Kolbe giunse nel campo di prigionia di Auschwitz, dove venne immatricolato con il numero 16670 e addetto a lavori umilianti come il trasporto dei cadaveri. La fuga di uno dei prigionieri causò una rappresaglia da parte dei nazisti, che selezionarono dieci persone per farle morire nel bunker della fame. Quando uno dei dieci condannati, Francesco Gajowniczek, scoppiò in lacrime dicendo di avere una famiglia a casa che lo aspettava, Kolbe uscì dalle file dei prigionieri e si offrì di morire al suo posto. Dopo due settimane nel bunker senza acqua né cibo la maggioranza dei condannati, ma quattro di loro, tra cui Kolbe, erano ancora vivi e continuavano a pregare e cantare inni a Maria. La calma professata dal sacerdote impressionò le SS addette alla guardia. Kolbe e i suoi compagni vennero quindi uccisi il 14 agosto, vigilia della festa dell'Assunzione, con un iniezione di acido fenico. Mentre porgeva il braccio all’ufficiale addetto all’iniezione sussurrava: Solo l’amore crea!!!
Giuseppe Maria Desa nasce in una stalla il 17 giugno 1603 a Copertino, Suoi genitori erano Felice Desa e Franceschina Panaca. A sette anni inizia la scuola, ma una grave malattia lo costringe ad abbandonarla. Quando guarisce, a quindici anni, attribuisce questo miracolo alla Madonna delle Grazie di Galatone (Lecce).
Durante la malattia aveva pensato di intraprendere la strada per diventare sacerdote francescano: gli mancava però la dovuta istruzione.
A San Giuseppe da Copertino, in vita, vengono attribuiti dei miracoli che gli fanno subire due processi del Sant'Uffizio. Uno dei temi è la levitazione che secondo le cronache del tempo, Giuseppe da Copertino avrebbe compiuto in stato di estasi.
Sarà beatificato il 24 febbraio 1753 da Benedetto XIV e dichiarato santo da Clemente XIII il 16 luglio 1767.
Viene anche indicato come il santo degli studenti, perché venne consacrato sacerdote dopo il difficile superamento degli esami, superamento considerato prodigioso per le difficoltà da lui incontrate nonostante l'impegno profuso nello studio.